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La teoria delle “finestre rotte” sostiene
che «se una finestra rotta non viene riparata, i vandali ben presto romperanno
tutte le altre finestre dell’edificio». Risale a un famoso esperimento del 1969
di Philip Zimbardo, ma le implicazioni vennero studiate negli anni Ottanta da
James Q. Wilson e da George Kelling. È una teoria che mette in guardia contro
la moltiplicazione del degrado dovuta alla disattenzione e alla scarsa
manutenzione. Credo che si possa applicare perfettamente anche all’edificio
metaforico della cultura. Un piccolo degrado culturale può produrre danni
enormi, se non è ben presto individuato e riparato. Occuparsi di cultura oggi vuol
dire spesso mettersi a riparare finestre rotte.
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